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                    Capitano NANNI CIPRIANO
SCUOLA ALL. UFFICIALI - BASSANO DEL GRAPPA

MITRAGLIATRICE "BREDA„
Calibro 8	MOD. 37
RISERVATA AGLI UFFICIALI DELLE FORZE ARMATE
FUORI COMMERCIO
ARTI GRAFICHE BASSANESI
Piazzale Cadorna - Telefono n. 92

Mitragliatrice BREDA mod. 37 cal. 8 La mitragliatrice BREDA appartiene al gruppo di armi automatiche a canna fissa e a sottrazione di gas attraverso un foro praticato nella canna. È un’ arma semplice, di facile impiego - molto robusta - di facile compo- sizione e scomposizione e di ottime qualità balistiche. Raffreddamento della canna ad aria. Sicurezza - una ordinaria e una automatica ottenuta dal dente di battuta che non può battere il percursore sino quando l’arma non è completamente chiusa. Caricamento con caricatore a lastrina di 20 cartuccie. I bossoli vengono automaticamente, dopo lo sparo, riportati nel caricatore. Avviso di cartuccie esaurite. Valvola regolatrice di gas, che regola la pressione dei gas nelle parti rinculanti. Dati numerici principali Canna peso Kg. 8.100. Lunghezza totale . cm. 84 » parete rigata . » 66 » camera della cartuccia cm. 8 » parafiamma . • » 10 i
Rigatura elicoidale a quattro righe destorse, passo cin. 24, inclinazione delle righe 5° 39° profondità dei solchi min. 0.15. Tolleranza di lavorazione 0,05 min. Durata della canna 20000 colpi. Gittata massima metri 5800 sul livello del mare - 6400 in. a 2000 ni. di altezza. Alzo a ritto graduato in ettometri da 3 a 30. Possibilità di alzo abbattuto per distanza fino a 200 metri. L’alzo ha anche un correttore dello scostamento di 5 00 a destra e 500 a sinistra. Peso dell’ arma con canna . . Kg. 19,400 » del treppiede .... » 17,400 Velocità iniziale al in / s. . metri 780 Ritmo di sparo teorico 450 colpi al minuto. » » pratico 300 » » » Settore orizzontale 7OO00 con ulteriore spostamento in direzione di 15O00 mediante un bottone per gli spostamenti micrometrici millesiraali. Ogni giro completo del bottone corri- sponde a 26 00. La lastrina graduata di direzione va da 45O00 a 115O00. Lo sposta- mento micrometrico non agisce sulla lastrina. Settore verticale 720oU e cioè 36000 in elevazione e 3 6 0 00 in depressione con spostamenti mi- crometrici di 1/2 millesimo a mezzo di un bottone il quale può agire pur essendo l’arma bloccata. Il bottone micrometrico consente uno spostamento di 8100 e cioè 4500 in basso e 36 00 in alto. Ginocchiello massimo del treppiede min. 565 » minimo » » » 400 La mitragliatrice Breda può essere impiegata per i tiri contraerei mediante un sostegno - un appoggio a spalla e un congegno di mira. Parti principali CANNA - CASTELLO - CONGEGNI - TREPPIEDE. Canna - Di acciaio speciale comprende : LA CANNA PROPRIAMENTE DETTA - LA CAMERA GAS — IL PARAFIAMMA 2
Canna propriamente detta - Si nota : internamente 4= rigature da sinistra a destra a passo costante di 240 min. Posteriormente e inferiormente al vivo di culatta, un incastro per 1’ alloggiamento dell’ estrattore e superiormente, un incastro per poter estrarre i bossoli con 1’ estrattore a mano. Esternamente 7 filetta- ture interrotte per 1’ unione al manicotto, più avanti un risalto di battuta contro il manicotto e superiormente ad esso un incavo per 1’ alloggiamento del dente di fissaggio e inferiormente un incastro per-l’unione a coda di ron- dine dalla canna al cilindro dei gas, dopo il risalto, un piano di appoggio per il quadrante a livello. A 34 cm. dal vivo di culatta un foro per l’immis- sione dei gas nella camera. A cm. 15 dalla bocca dell’ arma una ghiera con tallone per l’incastro a coda di rondine del mirino. CAMERA GAS — Si nota: Il manicotto dei gas — Il cilindro dei gas — La val- vola regolatrice dei gas — L’ asta dei gas. II manicotto è investito sulla canna. - Ha un. foro verticale di presa dei gas in corrispondenza del foro della canna. - Il foro immette in altro foro longitu- dinale che posteriormente si prolunga nell’ appendice posteriore del manicotto e anteriormente nella camera tronco, conica di alloggiamento della, valvola. - Il foro verticale è chiuso inferiormente da una vite che può permettere la sua pulizia e di quello della canna. L’ appendice anteriore del manicotto ha inferiormente una molla a lamina di ritegno della valvola. 11 cilindro del gas - È fissato anteriormente al manicotto con una vite e poste- riormente è fissato alla canna mediante un incastro a coda di rondine, già descritto. Inferiormente porta un dente di battuta che contrasta con l’appo- sito dente del castello in modo da permettere il fissaggio completo della canna. Il cilindro ha tre serie di sette fori che permettono la fuoruscita di gas man man mano che 1’ asta dei gas retrocede. Valvola dei Gas - comprende una testa con incastri per molla a lamina di rite- gno, gli incastri sono numerati, vanno da 0 a 9 e determinano la gradua- zione della valvola. Un corpo della valvola che ha una speciale filettatura per 1’ avvitamento all’ appendice anteriore del manicotto. Esso termina con una parte tronco - conica alla cui base vi sono 3 finestre per la fuoruscita all’e- sterno dei gas esuberanti e da un piolo pure tronco - conico che alloggia nel foro dell’ appendice anteriore del manicotto. Quando la graduazione è a zero, il piolo è completamente aderente al foro del manicotto e perciò nessuna fuo- ruscita di gas avviene, quando la graduazione è diversa da zero, detto piolo per la sua forma tronco - conica si allontana dal foro del manicotto in modo <la poter far uscire i gas esuberanti che sfuggono attraverso i 3 fori detti. — 3
PARTICOLARI DELLA CAMERA GAS 1 - Foro della canna - 2. Asta dei gas - 3. Anelli di tenuta dei gas - 4. Appendice posteriore del manicotto - 5. Vite di unione cilindro- manicotto - 6. Foro longitudinale - 7. Vite tappo di chiu- sura del foro verticale (serve per la pulizia del foro) - 8. Pistoncino della valvola - 9. Fori della valvola - 10. Molla per fissaggio valvola - 11. Incastri. Asta dei gas, asta cilindrica. - Termina con tre risalti ad anello che lo rendono- completamente aderente al cilindro dei gas e impediscono 1’ entrata dei gas tra F asta e il cilindro. Il cilindro ha degli sgusci che servono per la tenuta dei gas eventualmente sfuggiti dalla testa del cilindro. CASTELLO - Comprende: La scatola - La testata - Il coperchio - Le mensole La scatola contiene i congegni. Si nota, nella parte anteriore e internamente, un foro filettato per F avvitamento della canna, esteriormente un dente di battuta contro il dente del cilindro dei gas, e superiormente due orecchioni forati per il chiavistello del coperchio. Nella parte destra cominciando dall’ avanti, un risalto per F alloggiamento del dente del carello d’ armamento, una finestra longitudinale per lo scorrimento di detto dente e due scanalature guida del carrello, superiormente un incastro per F alloggiamento di un alzo cannoc- chiale. Nella parte sinistra della scatola dall’avanti, una finestra per F allog- giamento del braccio inferiore del congegno d’arresto di caricatore aperto a cartuccie esaurite, un risalto per la presa del braccio centrale del coperchio, un incastro per F appoggio a spalla per il tiro antiaereo. Parte posteriore, due fori per il chiavistello della testata posteriore. Interna- mente dall’avanti, l’alloggiamento per la chiavetta, un incastro per le mensole,, le guiderdell’otturatore, dell’estrattore e della massa battente. Superiormente dell’avanti, una finestra per l’estrazione dei bossoli a mano, una apertura di caricamento. Inferiormente due zoccoli, uno anteriore e uno posteriore, per lo scorrimento dell’arma nelle apposite scanalature guide della piastra di ap- poggio e un incavo semicircolare nella parte centrale per la rotazione del perno del chiavistello semicircolare della piastra di appoggio dell’ arma. 4 —
Le mensole sono incastrate al castello e servono per dare 1? appoggio e la guida al caricatore, ambedue hanno lo sportello ribaltabile di protezione fissato a cerniera. Una molla a lamina permette di mantenere lo sportello nelle posi- zione di aperto e chiuso. Le due mensole hanno speciali guide per lo scorri- mento del caricatore. La mensola di sinistra ha anteriormente un piano di invito e un dente per la guida della cartuccia, posteriormente ha allogato la leva di arresto di caricatore aperto a cartuccie esaurite. Coperchio - chiude superiormente il castello e contiene il congegno di alimenta- zione. È unito al castello mediante un perno allogato nei due orecchioni già detti. Al perno è investito il dente di bloccaggio della, canna. La chiusura, del coperchio è ottenuta mediante un braccio centrale opportunamente sagomato che si incastra nel risalto sinistro del castello e mediante un risalto poste- riore a molla che va ad incastrarsi in apposita scanalatura nella testata po- steriore. Per aprire il coperchio occorre prima di tutto portare il braccio centrale nella posizione (A) indi tirare avanti il risalto per svincolarlo dalla testata posteriore. Nella parte anteriore un foro per 1’ avvitatura del mirino antiareo. La testata posteriore ha la forma , di un blocco prismatico con due impugnature manopole. Nella testata posteriore è allogato il congegno di scatto e il con- gegno di sicurezza a mano. Nella parte anteriore una scanalatura per il fis- saggio del coperchio, nella parte inferiore un incavo a U per il contrasto col tubo guida del recuperatore. CONGEGNI - Comprendono: Congegno di chiusura e ricupero - Congegno di percussione - Congegno di scatto - Congegno di sicurezza - Congegno di estra- zione - Congegno di puntamento - Congegno di alimentazione. PARTICOLARI DELL’ OTTURATORE 1. Chiavetta di presa della piastrina di alimentazione. - 2. Tallone. - 3. Risalti per la leva di scatto - 4 dente di battuta del percussore - 5. Percussore - 6. Blocco otturatore - 7. Gradino piano - 8 Estrattore. — 5
CONGEGNO DI CHIUSURA E DI RICUPERO - È formato: Dall’otturatore - Dal ricuperatore a molla - Dal carrello d’armamento. L’otturatore comprende la massa battente e V otturatore. LA MASSA BATTENTE è unita all’ asta dei gas che scorre nel cilindro dei gas. Massa battente si nota: superiormente, dall’indietro all’avanti un tallone per la chiavetta di presa della piastra di alimentazione. Il tallone ha alla base due risalti che permettono l’agganciamento della leva di scatto. La chiavetta è resa elastica da una molla investita su un piolo in modo che la chia- vetta possa penetrare nell’apposita finestra oblunga della piastra; più avanti sempre superiormente il tallone di battuta del percussore. Anteriormente un risalto che contrasta contro la parte anteriore del blocco quando è abbassato. La parte anteriore di detto risalto serve, quello di destra per la presa del dente del carrello, quello di sinistra della leva di arresto, A?’ fianchi la massa bat- tente ha due piani inclinati che servono di guida al blocco otturatore e due gradini piani della lunghezza di 11 min. che servono di appoggio al blocco otturatore quando è in chiusura. Appositi risalti guide permettono il movi- mento e 1’ alloggiamento del blocco otturatore. Il blocco otturatore è formato da una. testa forata per l’alloggiamento del percus- sore: la testa è opportunamente sagomata per permettere lo stìlamento della cartuccia e lo scorrimento nel castello ; da un corpo opportunamente sagomato per lo scorrimento sulla massa battente. Anteriormente ha due risalti verticali per lo scorrimento dell’ estrattore. li ricuperatore a molla comprende una molla lunga 70 cm.; un ticbo esterno e uno interno guida molla, un tirante di unione dei due tubi, una molla ammorti^atrice investita su una ghiera. La molla del ricuperatore è investita sul tubo in- terno che da l’appoggio posteriore alla molla sul quale è fissato la ghiera dell’ ammortizzatore, 1’ appoggio anteriore è dato dal tubo esterno. Il carrello di armamento consta di un’ asta terminante posteriormente con un braccio per la manovra a mano. Ha due risalti, uno posteriore e l’altro ante- riore per lo scorrimento negli appositi incastri del castello. Nella parte anteriore si nota un risalto e un dente elastico per il fissaggio del carrello al castello. CONGEGNO DI PERCUSSIONE - Comprende: II percussore - La molla e il grano. II percussore alloggia nella parte superiore interna del blocco otturatore. La molla del percursore trova appoggio tra la parte posteriore del percursore stesso e la parte anteriore dell’otturatore. La parte posteriore del percussore presenta una testa e due superfici piane parallele che permettono di indicare la posizione adatta di montaggio e smon- taggio del percussore stesso. 6 —
11 grano è alloggiato a mezzo di forzamento e ricambiabile nella parte anteriore del blocco otturatore. Nella posizione di riposo la molla tiene indietro il percussore, in modo che la punta non sporge dall’otturatore. Pertanto la funzione della molla è dop- pia quella di percussione e quella di rimbalzo. CONGEGNO DI SCATTO Consta della Leva di sparo e della Leva di scatto. Leva di sparo - ha un braccio superiore per la manovra a mano e un braccio in- feriore composto di due denti che agiscono sulla parte posteriore della leva di scatto. 11 braccio superiore è munito di un piolo con relativa molla che tiene indietro la leva di sparo. La leva di sparo ruota attorno a un perno che si trova tra il braccio superiore e il braccio inferirne. Leva di scatto - Consta di due braccia anteriori che servono per agganciare il ri- salto del tallone della massa battente. Posteriormente ha un incastro per il dente del braccio inferiore della leva di sparo. La leva è imperniata tra le braccia e T incastro. Un piolo allogato nella parto superiore della testata co- stringe la leva di scatto a rimanere abbassata. 11 funzionamento è molto fa- cile. Se si preme la leva di sparo, questa con il sue braccio inferiore pro- voca il sollevamento della leva di scatto. Cessata P azione della leva di sparo, questa per effetto della sua molla ri torna indietro e la leva di scatto per ef- fetto del piolo elastico allogato nella testata si abbassa nuovamente. PARTICOLÀRI DEL CONGEGNO DI SCATTO E SICUREZZA ORDINARIA 1. Sicurezza - 2. Leva di sparo - 3. Piolino elastico della leva di sparo - 4. Molla del piolino 5. Piolino elastico della leva di scatto - 6. Leva di scatto.
CONGEGNO DI SICUREZZA AUTOMATICA È detenni nata dai due gradini piani della massa battente che servono di ap- poggio al blocco otturatore quando è in chiusura. Quando il blocco ottura- tore ha risalito i piani inclinati della massa battente e inizia lo scorrimento sui gradini piani, esso è tenuto a sito dai gradini piani della massa battente e dalla chiavetta, mentre il dente di battuta deve ancora percorrere 8 milli- metri prima di raggiungere il percussore. CONGEGNO DI SICUREZZA A MANO È composto di un braccio imperniato nella testata il (piale può muoversi da sinistra verso destra e viceversa. Nella parte centrale del braccio c’ è un in- grossamento il quale, quando il braccio stesso c spostato verso destra, si frap- pone fra la testata posteriore e la leva di sparo impedendo il movimento della leva di sparo. CONGEGNO DI ESTRAZIONE - Comprende: l'estrattore propriamente detto con molla e l'astuccio dell'estrattore. L'astuccio dell’estrattore ha la forma di una scatola e mediante due scanalature può alloggiare e scorrere dall’ alto in basso e dal basso in alto nella parte anteriore del blocco otturatore. L’estrattore scorre nell’interno dell’astuccio. Esso termina con un’unghia semi circolare per la presa dell’ orlo del fondello del bossolo. Ila due sporgenze la- terali che contrastano contro le rispettive costole guida del castello. Una molla situata, tra 1’ astuccio e 1’ estrattore tiene 1’ estrattore in alto, il quale potrà solamente abbassarsi (piando scorrerà sotto le proprie costole di guida. CONGEGNO DI ARRESTO DELL’OTTURATORE APERTO A CARTUCCE ESAURITE È allogato nella mensola di sinistra del castello. Consta di: un braccio stiperiore che contrasta contro la costola posteriore del caricatore, uh braccio inferiore che penetrando attraverso la finestra nell’ interno del castello contrasta contro il risalto anteriore dell’otturatore un braccio posteriore per la manovra a mano. Nella sua posizione normale detto congegno ha il braccio inferiore in contrasto contro il risalto dell’otturatore perchè spinto in dentro da un piolo. Quando vi è il caricatore la costola posteriore del caricatore abbassa il brac- cio superiore e conseguentemente questo fa spostare verso sinistra il braccio inferiore liberandolo dal contrasto dell’otturatore. Questa manovra può essere fatta anche a mano mediante il braccio posteriore di detto congegno qualora non vi fosse il caricatore. Da notare che tutte le volte che si tira 1’ ottura- tore indietro, quando non c’è il caricatore, per provocare l’avanzata dell’ot- turatore occorre disimpegnare a mano il braccio inferiore del congegno. 8 —
CONGEGNO DI PUNTAMENTO - È dato: dall’alzo e dal mirino. L’alzo è sopra il coperchio ed è costituito da un ritto e da un cursore con due tacche di mira una per l’alzo graduato, una per l’alzo abbattuto. Il cursore è scor- revole sul ritto graduato da 3 a 30 che corrispondono alle graduazioni per la distanza in ettometri. Il ritto quando è abbattuto ha la. tacca che cor- risponde alla distanza esatta di 200 metri. Il cursore può essere spostato a mano agendo contro un bottone di svincolo che si trova a sinistra e in cor- rispondenza del cursore stesso. Per piccoli spostamenti di detto cursore si può agire su una vite posta in alto sulla destra del ritto. La tacca di mira poò essere spostata, mediante apposita vite, (die si trova a destra del cursore, da destra a sinistra e viceversa per un valore complessivo di 500 a destra e 50(1 a sinistra. Tale spostamento è dato per la correzione dello scostamento. Un indice che ò segnato sulla base della tacca, e che va da 0 a 5 a destra e da 0 a 5 sinistra indica il valore di tale scostamento. Mirino è incastrato sulla ghiera della canna a 85 cm. dall'alzo. CONGEGNO DI ALIMENTAZIONE - Comprende: la piastra di alimentazione - Lo spostatore - La leva di arresto - La leva di ritegno. Il congegno di alimenta- zione è sistemato nella parte inferiore del coperchio. Piastra di alimentazione - Piastra rettangolare della lunghezza di circa 27 cm. È allogata nell’ interno del coperchio dove può scorrere dall’ avanti all’ indietro e dall’indietro all’avanti. Dall’indietro all’avanti come è sistemata nel coperchio chiuso si noia: Un piano di invito per provocare il sollevamento della chiavetta di presa di alimentazione - una -finestra oblunga per l’alloggiamento della chiavetta - una scanalatura a Z di cui i due tratti rettilinei sono rispettivamente di 15 e di 1 cm. e quello inclinato di 3 cm. La distanza fra le mezzerie delle due scanalature è di 16 imi). Nella scanalatura alloggia il dente prismatico dello spostatore. Una, linea di fede per facilitare il montaggio, Spostatore - Come è visto col coperchio chiuso. Superiormente nella parte destra un ri- salto che contrasta contro il braccio corto della leva di arresto, verso la parte centrale un dente prismatico - verso sinistra una finestra per l’alloggiamento della leva dello spostatore Quest’ ultima comprende un perno di unione allo spostatore — una molla a torsione che la tiene abbassata, due braccia ciascuna a doppio dente (die contrastano contro i dentini interni del caricatore. Inferiormente una linea di fede per facilità di montaggio. Detta linea deve cor- rispondere a quella della piastra di alimentazione perchè il dente prismatico si trovi in corrispondenza della scanalatura. Lo spostatore può scorrere da si- nistra a destra e da destra a sinistra su due scanalature che si trovano nel coperchio del castello. — 9
Leva di arresto - E imperniata sulla destra del coperchio a mezzo di un perno. Ha inferiormente due braccia terminanti a dentino che contrastano contro i dentini esterni del caricatore - superiormente un braccio corto che è tenuto ab- bassato dalla molla allogata nel coperchio del castello. Detto braccio corto comanda, il movimento della leva di arresto. Esso termina a sinistra con un risalto che contrasta con il risalto dello spostatore e a destra con una appen- dice per 1’ eventuale manovra a mano della leva di arresto. Leva di ritegno - È imperniata al coperchio dalla parte sinistra sotto la leva dello spostatore, termina con un dente di ritegno che va ad allogarsi nella finestra del caricatore e che serve anche di contrasto col dentino centrale del caricatore - una molla allogata nel coperchio del castello la tiene abbassata. Caricatore - È una lastra di lamiera con 20 alveoli per le cartucce. - Visto come è nell7 arma ha superiormente 20 -finestre per il dente di ritegno - 20 den- tini centrali - 20 coppie di dentini interni che contrastano contro i denti della leva dello spostatore - 20 coppie di dentini esterni che contrastano contro la leva di arresto - una costola anteriore e una costola posteriore. Quella poste- riore contrasta contro la leva di arresto dell7 otturatore aperto a cartuccie esaurite. PARTICOLARI DEL CONGEGNO DI ALIMENTAZIONE 1 - 7 Spostatore con leva — 8 -14 Leva di arresto — 15 - 29 Caricatore — 30 - 33 Leva di ritegno — 34 - 37 Leva dello spostatore — 38 - 43 Spostatore senza la leva 10 —
TREPPIEDE - Consta : Delle gambe - Della piattaforma e del congegno di dire- zione e di elevazione. GAMBE DEL TREPPIEDE - Comprende: Due gambe anteriori e una posteriore. le gambe anteriori constano ognuna di un tubo esterno al quale è investito un tubo interno terminante in un arpione per 1’ appoggio al terreno e scorrevole a canocchiale nel tubo esterno. Un chiavistello a galletto serve per il bloccag- gio del tubo interno con quello esterno. La gamba posteriore consta di un tubo esterno e di uno interno terminante ad arpione per 1’ appoggio al terreno. Il tubo interno scorre a cannocchiale come nelle gambe anteriori. Il tubo esterno ha tre denti per lato che servono a fissare le tre gambe a mezzo di due tiranti. I due denti posteriori danno diffe- renti altezze al ginocchiello, quello anteriore serve per il trasporto del trep- piede. La gamba posteriore ha anteriormente una finestra per il passaggio dell’ arco del settore di elevazione e un chiavistello a due ganasce per il bloccaggio del settore detto. Il chiavistello comprende una vite e una mani- glia. La testa della vite ha 6 intagli. In uno di questi va ad allogarsi il ri- tegno a coda di rondine della ganasca sinistra. Questo serve per regolare il bloccaggio dell’ arco di elevazione nel caso che la vite fosse consumata. In tal caso si fissa il ritegno a coda di rondine su altro intaglio successivo. La gamba posteriore termina con un mozzo sagomato sul quale viene investita la piattaforma. Piattaforma - è costituita da un piano di appoggio inferiore - da una piastra di direzione e da una piastra porta arnia. Piano di appoggio è collegato anterior- mente a cerniera alla gamba posteriore. Posteriormente ha la lastrina gra- duata del settore di direzione, una finestra ad arco e due bottoni cursori con molla limitatori del settore di direzione. Inferiormente ha unito Parco del settore di elevazione. Piastra di direzione - si può muovere orizzontalmente, mediante un perno, sul piano di appoggio. Nella parte posteriore ha un settore dentato con indice di lettura, un supporto per il congegno micrometrico della direzione ed una for- cella per F alloggiamento di un congegno micrometrico dell’ elevazione. La piastra porta arma è unita a cerniera alla piastra di direzione. Posteriormente è sostenuta dal congegno micrometrico di elevazione. Sul lato destro, nella parte centrale un chiavistello a vite semicilindrica va ad incastrarsi in un ap- posito risalto circolare, centrale dell’ arma. Sempre sul lato destro anterior- mente un chiavistello di bloccaggio arma. ; Nella parte superiore della piastra di appoggio due risalti guide una anteriore e l’altra posteriore per l’incastro degli zoccoli del castello. CONGEGNO DI ELEVAZIONE Comprende : L’ arco del settore di elevazione per i grandi spostamenti e il congegno micrometrico per i piccoli spostamenti. 11
L’arco è unito al piano di appoggio il quale potendo ruotare verticalmente a mezzo della sua cerniera può permettere F inclinazione dell’ arma. L’ arco di elevazione può essere bloccato da un chiavistello di bloccaggio, già descritto. Due limitatori possono limitare il settore di elevazione. Il congegno micrometrico per i piccoli spostamenti comprende un bottone zigrinato e una vite che si avvita nella piastra di appoggio dell’ arma. Il bottone mi- crometrico può dare urto spostamento complessivo di 8100 e micrometrico di 1/2 millesimo. Il valore dello spostamento micrometrico è dato da speciali linee di fede che si trovano nella parte superiore del bottone. Nella parte si- nistra della forcella della piastra di direzione altra linea di fede che serve come indice di lettura. 11 giro completo del bottone da uno spostamento di 5<*°. Lo spostamento complessivo del settore di elevazione è di 7200(> dei quali 36O00 in elevazione e 3GO00 in depressione. Da notare che il bottone mi- crometrico agisce indipendentemente dal settore di elevazione e che avenda una vite non perpetua è necessario prima di iniziare i grandi spostamenti man- tenere 1’avvitatura intermedia onde poter dare uno spostamento micrometrica in elevazione e in depressione. CONGEGNO DI DIREZIONE - Comprende: La piastra di direzione e il bottone micrometrico per la direzione. La piastra di direzione mediante il suo perno può muoversi orizzontalmente secondo una finestra ad arco nella piastra di appoggio. Nella parte posteriore ha un chiavistello di bloccaggio della direzione. Un indice di lettura determina il valore dello spostamento angolare di direzione. Il settore di direzione ha una ampiezza totale di 7 0 0 00 ed è numerato di 50 in 5000 da 450 a 1150 con tacche di 10 in IO00. Il congegno micrometrico comprende il bottone zigrinato e una vite che scorre nel supporto della piastra di direzione. Lo sposta- mento complessivo micrometrico è di 15000 e micrometrico di 100 determinata da speciali tacche che sono sul bottone. Una linea di fede nel supporto del congegno micrometrico determina il valore di tale spostamento. Il bottone ha 26 tacche e pertanto un giro completo da uno spostamento di 2600. Da no- tare che lo spostamento micrometrico è indipendente dalla lastrina graduata. Funzionamento de! congegno d’alimentazione e caricamento dell’ arma. Per avere una esatta concezione del congegno di alimentazione occorre ricordare : 1) Che la piastra di alimentazione può scorrere nel corrispondente alloggiamento del coperchio del castello, in avanti e indietro, comandata dalla chiavetta di presa, della massa battente dell’ otturatore allogata nel vano oblungo della piastra. 12 —
2) die lo spostatore può scorrere nel rispettivo alloggiamento del coperchio da destra a sinistra e da sinistra a destra e che detto movimento è comandato dal suo dente prismatico al momento in cui esso scorre nella seni a natura ad angolo della piastra. 3) Che la leva dello spostatore compie gli stessi movimenti dello spostatore. 4) Che la leva di arresto, tenuta costantemente bassa dalla sua molla, può solle- varsi in seguito al sollevamento del braccio corto di detta leva. — Con l’otturatore in avanti la posizione del congegno d’alimentazione senza ca- ricatore è la seguente : •a) Dente pristico dello spostatore nella scanalatura rettilinea. b) Spostatore a destra.. c) Leva dello spostatore, leva di ritegno, leva di arresto, abbassate per effetto delle loro molle. — Tirando indietro il carrello di armamento viene indietro anche l’otturatore •che trascina la piastra di alimentazione. Fin quando il dente prismatico dello spostatore scorre lungo la scanalatura rettilinea di detta piastra, il dente ri- mane nella sua posizione e conseguentemente anche lo spostatore non si muove. Al momento in cui detta scanalatura fa angolo, il dente si sposterà dalla parte •della inclinazione della scanalatura cioè verso sinistra e logicamente si sposterà anche lo spostatore e la leva dello spostatore. Nell’ ultimo momento dello spostamento dello spostatore verso sinistra il suo risalto preme contro il braccio inferiore della leva di arresto provocando il solle- vamento della leva stessa. Pertanto al momento in cui l’otturatore è completamente indietro si avrà: lo spostatore con la. sua leva tutto a sinistra e la leva di arre- sto sollevata. Al momento in cui 1’ otturatore ritorna avanti inizia nuovamente lo spostamento da sinistra verso destra dello spostatore e della sua leva, comandato dal dente prismatico che scorre nella, scanalatura ad angolo della piastra, men- tre con un lieve tempo posticipato si riabbassa anche la leva di arresto. Questo lieve tempo di ritardo di abbassamento della leva di arresto permette alla leva stessa di sorpassare i dentini di contrasto del caricatore, come si vedrà in seguito, per contrastare contro altri due dentini successivi. Da notare che lo spostamento complessivo dello spostatore è di 16 millimetri •cioè pari alla distanza delle due mezzerie dei due tratti rettilinei della scarnatura •della piastra, distanza che è uguale a quella esistente fra i centri delle capsule di due cartuccie del caricatore. Da notare anche che il movimento verso destra dello spostatore avviene ap- pena l’ otturatore inizia il suo movimento in avanti e siccome l’agganciamento dell’ otturatore alla leva di scatto avviene dopo che 1’ otturatore stesso ha iniziato il suo movimento è logico comprendere che quando 1’ otturatore rimane aggan- ciato alla leva di scatto lo spostatore ha già compiuto un primo movimento verso destra. Tale movimento è di circa 11 millimetri.
Pertanto nel tiro continuo si avrà uno spostamento complessivo dello sposta- tore di 16 millimetri in una volta sola ; nel tiro intermittente si avrà un primo spostamento di 11 millimètri e un secondo di 5. Da notare infine che al momento in cui T otturatore è agganciato, la leva di arresto è nuovamente abbassata vale a dire che il suo movimento avviene nel primo tratto di 11 millimetri. Caricamento. Ricordare come avviene il contrasto dei denti del caricatore contro i rispettivi denti della leva dello spostatore, di ritegno e di arresto, e ricordare altresì come avviene il funzionamento del congegno d’ alimentazione. Per caricare 1’ arma occorre tirare 1’ otturatore indietro altrimenti il carica- catore verrebbe a battere contro il dente di battuta dèi percussore. Tirato l’otturatore indietro, si introduce il caricatore dalla parte della men- sola di sinistra, colle cartuccie nel caricatore, rivolte in basso. Dopo un primo scorrimento facile del caricatore, esso è arrestato dalla leva di ritegno e dalla leva di arresto che sono abbassate per effetto della loro molla. Colla mano si spinge il caricatore verso destra, ciò facendo la leva di ritegno si solleva e oltrepassa il dentino centrale del caricatore e la leva di arresto risale il caricatore arrestandosi contro i rispettivi dentini. In questo momento il caricatore ha una cartuccia lungo F asse della canna ed è arrestato fra il dente di ritegno e la leva di arresto. Nel caso si volesse togliere il caricatore, basta abbassare l’appendice del brac- cio corto della leva di arresto e spingere il caricatore verso destra. Funzionamento dell’ arma. Si tira totalmente indietro 1’ otturatore a mezzo del carrello di armamento- indi si cessa l’azione del carrello per permettere all’otturatore di iniziare il suo movimento in avanti sino quando esso è arrestato dalla leva di arresto dell’ ot- turatore aperto a cartuccie esaurite. Da notare che in questo momento l'otturatore non è ancora agganciato alla leva di scatto perchè esso si trova indietro da questa leva di circa 2 millimetri. Si riporta in avanti il carrello d’ armamento sino a quando il suo dente abbia ol- trepassato il corrispondente risalto del castello. Si introduce un caricatore come è stato detto precedentemente. Durante questa operazione la costola posteriore del caricatore abbassa il braccio superiore della leva di arresto del caricatore aperto a cartuccie esaurite e conseguentemente sposta verso sinistra il braccio inferiore di detta leva. L’ otturatore non essendo più trattenuto per effetto della molla di ricupero avanza di 2 millimetri per agganciarsi alla leva di scatto. Si porta il congegno di sicurezza a mano verso sinistra nella posizione (F) fuoco. In questo momento l’ot- turatore è pronto per lo sparo e la molla di ricupero è compressa fra la testata 14
posteriore e la guida molla che poggia sulla massa battente dell’otturatore. Premendo la leva di sparo questa provoca il sollevamento della leva di scatto e conseguente- mente lo sganciamento dell’otturatore che è spinto avanti dalla molla di ricupero. Durante 1’ avanzata dell’ otturatore la testa del suo blocco sfila una cartuccia dal caricatore la quale è presa in un secondo tempo all’ orlo del fondello dalla unghia dell’ estrattore quando questo oltrepassate le proprie costole guida si risol- leva per effetto della sua molla. Proseguendo la sua corsa 1’ otturatore, 1’ estrat- tore viene ad alloggiarsi nell’ apposito incastro del vivo di culatta della canna. In questo momento la cartuccia è totalmente penetrata nella canna. Coll’ arresto dell’ estrattore anche il blocco otturatore è costretto ad arrestarsi e siccome la massa battente prosegue il suo movimento in avanti l’otturatore ri- sale i piani inclinati della massa battente e va incastrarsi tra la chiavetta e il vivo di culatta della canna determinando il bloccaggio relativo dell’ arma. Prose- guendo la sua corsa in avanti la massa battente scorre con il suo piano infe- riore sotto l’otturatore determinando il bloccaggio assoluto mentre il dente di battuta va a battere contro il percussore che determinerà l’accensione della carica. Da notare che dal momento in cui 1’ otturatore è risalito nei piani inclinati la massa battente può ancora percorrere 11 millimetri e che solo negli ultimi 3 millimetri urta con il suo dente di battuta la testa del percussore che percuo- tendo la capsula della cartuccia provoca 1’ esplosione della carica. Una parte dei gas di propulsione raggiunto il foro esistente nella canna pe- netra nella camera di espansione dei gas e agendo sulla testa dell’ asta dei gas obbliga questo a retrocedere trascinando nella retrocessione 1’ otturatore a cui esso è unito. Durante la retrocessione dell’ otturatore retrocede un primo tempo e per 11 millimetri solamente la massa battente mentre il blocco otturatore è arrestato dalla chiavetta. Quando detto blocco ha raggiunto i piani inclinati ridiscende sulla massa battente e retrocede sotto le costole guida del castello. Il per- cussore intanto per 1’ azione della propria molla ritorna nella sua posizione ini- ziale cioè indietro. Il bossolo della cartuccia esplosa rimane ancora nella canna fino a quando 1’ otturatore non è completamente ridisceso dai piani inclinati. Continuando il suo movimento retrogrado la massa battente trascina indietro l’estrattore il quale a- vendo impegnato all’ orlo del fondello il bossolo della cartuccia esplosa trascina indietro anche detto bossolo sino a quando l’ estrattore scivolando sotto le pro- prie costole guida non si abbassi ; in questo momento 1’ estrattore ha lasciato il bossolo e questo è ritornato nell’ alloggiamento del caricatore. Proseguendo il suo movimento retrogrado la massa battente, come è stato detto precedentemente, pro- voca lo spostamento verso sinistra dello spostatore e all’ ultimo momento anche il sollevamento della leva, di arresto. L’ otturatore terminata la sua corsa indietro e cessata 1’ azione dei gas torna nuovamente ad avanzare per effetto della molla di ricupero, nell’ avanzata lo spo- statore si muove da sinistra verso destra e coi dentini spinge il caricatore verso destra fino a quando è arrestato dalla leva di arresto che avendo sorpassato i den- — 15
tini contro cui era in contrasto va nuovamente ad arrestarsi contro i dentini successivi. Continuando la sua avanzata 1’ otturatore eseguirà i movimenti anzidetti. Qualora si cessasse 1’ azione contro la leva di sparo F otturatore rimarrebbe agganciato e in questo caso si avrebbe il tiro intermittente. Per riprendere il tiro basta premere nuovamente la leva di sparo. Appena introdotta la ventesima cartuccia nella canna il caricatore desiste dalla pressione contro la leva di arresto dell’otturatore aperto a cartuccie esau- rite e il braccio inferiore di detta leva arresta F otturatore. Da notare che la testa dell’ asta dei gas man mano che retrocede lascia liberi i fori che si trovano nel cilindro dei gas in modo che a poco a poco i gas vengono ad essere eliminati. Lo spostamento del caricatore durante il tiro è provocato da tutte due le coppie di dentini della, leva dello spostatore, all’ infuori dell’ ultimo spostamento, quando le cartucce sono tutte sparate, in cui la coppia di destra provoca l’espul- sione del caricatore mentre quella di sinistra in contrasto con la prima coppia di dentini mediani del nuovo caricatore provoca da sola il primo spostamento di questo. Operazioni che si svolgono quando i’ otturatore viene indietro (in ordine di tempo). 1) Viene indietro solo la massa battente per 11 millimetri, e porta indietro la pia- stra di alimentazione. 2) Si abbassa il blocco otturatore. 3) Viene indietro otturatore ed estrattore il quale trascina il bossolo. 4) Otturatore sotto le costole guida. 5) Estrattore sotto le costole guida, bossolo nel suo alloggiamento nel caricatore. 6) Lo spostatore con la sua leva si sposta da destra a sinistra, la leva di arre- sto si solleva, la molla di ricupero ha la massima compressione. Quando /' otturatore va avanti. 1) Si sposta da. sinistra a. destra lo spostatore con la sua leva, si sposta di uno scompartimento il caricatore, si abbassa la leva di arresto. 2) Si stila una cartuccia. 3) Si solleva l’estrattore che prende la cartuccia all’orlo del fondello. 4) Si arresta 1’ estrattore. 5) L’otturatore risale il piano inclinato della massa battente e chiude l’arma. 6) Il dente di battuta percuote il percussore. Scomposizione e ricomposizione. 1) Si tira indietro 1’ otturatore agganciandolo alla leva di scatto. 2) Si fa ruotare il chiavistello di fissaggio della cartella per disimpegnare li dente dall’incavo della canna. 16
3) Si toglie la canna girandola da destra verso a sinistra a mezzo della chiave. 4) Si fa scattare 1’ arma sollevando il congegno di avviso serbatoio vuoto. 5) Si apre la cartella superiore, dopo aver fatto ruotare nella posizione di A) (aperto) il braccio e spinto avanti il dente di ritegno per disimpegnarlo dalla testata. •6) Si toglie il perno di fissaggio dell’ impugnatura e si solleva la testata po- steriore. 7) Si toglie il ricuperatore a molla. 3) Si toglie il pistone, il blocco otturatore ed estrattore tirando indietro il car- rello di armamento. 9) Si stila 1’ otturatore e I’ estrattore dal pistone. 10) Si toglie la piastra di alimentazione stilandola dalla cartella superiore. Per la ricomposizione si opera in senso inverso. In casi eccezionali si può togliere spostatore, leva di arresto, di ritegno e di alimentazione, sfilandoli dai rispettivi perni. Se si vuole togliere solamente la canna basta compiere solo le prime tre operazioni. Se si vuole scomporre 1’ arma senza togliere la canna basta compiere le ope- razioni dopo del N. 4. AVVERTENZE. Prima di iniziare il fuoco assicurarsi che il treppiede sia incavalcato sull’arma, o che il chiavistello di bloccaggio sia completamente chiuso e quello semi cilin- drico sia sulla posizione di chiuso. Che il bottone per gli spostamenti microme- trici sia nell’ avvitatura intermedia. Che la maniglia di bloccaggio di direzione prima di impiegare il bottone per gli spostamenti micrometrici in direzione, sia completamente chiusa. ARMA - Prima di iniziare il fuoco : Assicurarsi che il carrello di armamento sia riportato in avanti e agganciato al castello. Che il chiavistello centrale del coperchio sia nella posizione di chiuso. Che la canna sia bene avvitata al castello e che il dente di fissaggio sia nel proprio alloggiamento. Camera gas. - Dopo circa 1000 colpi pulire con la fresa apposita, il foro dei gas. Caricatore. - Assicurarsi che non sia deformato. Quando si introduce spingerlo sino a quando non è arrestato dalla leva di arresto. 17
Durante il fuoco. - Cambiare la canna ogni 400 colpi (ricordarsi di tirare prima indietro P otturatore). Qualora il ritmo di sparo fosse troppo celere o troppo lento regolare la val- vola ricordandosi che quando la valvola è a zero non c’ è nessuna fuoruscita dei gas da parte della valvola; quando la valvola è a 9 vi è la massima fuoruscita dei gas. Pertanto quando si ha un ritmo troppo lento bisogna diminuire la graduazione, quando è troppo celere fare P inverso. Per poter graduare la valvola occorre agire per tentativi portando primo la valvola a una o due divisioni inferiori o superiori indi calandola o aumentandola divisione per divisione. In pratica la graduazione normale è sui 4 o 5, dopo nn certo numero di colpi è bene aumentare la gra- duazione. Con canne nuove si inizia il tiro con graduazione da 2 a 3. Si avverte che la valvola deve essere completamente avvitata prima di dare le graduazioni altrimenti non si avrebbe il valore della graduazione corrispondente. SCAVALCARE E INCAVALCARE L’ ARMA. - Per scavalcare P arma si mette il chia- vistello semicilindrico nella posizione di A (aperto) si sblocca il chiavistello di bloccaggio, si porta avanti P arma disimpegnando gli zoccoli dalle apposite guide della piastra di appoggio dell’ arma. . Per incavalcare P arma si introduce lo zoccolo anteriore dell’ arma nella sua guida, si fa scorrere indietro P arma sino a quando lo zoccolo posteriore è inca- strato nelle sue guide corrispondenti, si mette il chiavistello semicilindrico nella posizione di chiuso, si blocca il chiavistello di bloccaggio. Per togliere la piattaforma dal trepiede si toglie il limitatore anteriore del- Parco di elevazione, si stila Parco dalla propria finestra nella gamba posteriore, si ruota la piattaforma di 90° a destra o a sinistra tino a svincolarla dal gambo posteriore. Per rimetterla a posto si opera in senso inverso. Inconvenienti. Ad ovviare gli eventuali inconvenienti che però (data la robustezza delP arma, le sue ottime qualità) sono molto pochi, occorre tener presente quanto segue : 1) Arresto del tiro per inceppamenti vari con otturatore chiuso. Qualora nell’ interno della canna fosse rimasta una cartuccia e la canna fosse molto calda, o si estrae subito in meno di 15 secondi la cartuccia o si richiude Parma e si attende almeno 2 minuti prima di portare indietro l’otturatore. Te- nere presente che dopo aver sparato circa 800 colpi a tiro continuo la deflagra- zione spontanea della cartuccia non avviene prima di 50 secondi e pertanto im- piegando 15 secondi per P estrazione è sufficiente ovviare P inconveniente della esplosione della cartuccia a camera aperta. 18
Scatto a vuoto. In caso di scatto a vuoto si riarma il percussore e si spara. - Se P inconve- niente non si ripete dipende come al N. 4, se si ripete può dipendere : 1. - Per la punta del percussore rotta o deformata. (Si sostituisce il percussore). 2. - Ingombro nell’ alloggiamento del percussore. (Si pulisce F interno delF al- loggiamento e si controlla se funziona bene il percussore). 3. - Feccie alla testa della massa battente o alla testa del blocco otturatore. (Si puliscono). 4. - Difetto di capsula. (Si sposta il caricatore di un alveolo). 5. - Imperfetto movimento dello spostatore ciò si vede tirando indietro il carrello di armamento fino al termine della sua corsa. Se la linguetta non si sposta dalla cartella per 9 millimetri e non rientra nella stessa di 7 millimetri vuol dire che il movimento non è completo e la cartuccia o il bossolo non è rientrata completamente al proprio alveolo. In ogni caso si esamina lo spostatore. Abbandono del bossolo. Può dipendere: 1. - Dal bossolo non rientrato completamente nel caricatore. (Occorre cambiare il caricatore oppure riparare F alveolo perchè F inconveniente è avvenuto data la deformazione dello stesso;. 2. - Dall’ alveolo vuoto e bossolo rimasto nell’interno dell’arma come conseguenza della deformazione della finestra del caricatore. (Si cambia il caricatore o si ripara F alveolo). Mancato funzionamento del congegno di avviso di arresto otturatore aperto a car- tuccie esaurite. Può avvenire : 1. - Per rottura della molla del congegno. (Si cambia). 2. - Per feccie interposte tra i bracci. (Si pulisce). 3. - Per deficente rinculo. (Si regola la valvola). 2) Mancata alimentazione. Può avvenire per: Kottura della molla della leva di arresto. (Si sostituisce). — 19
Mancato agganciamento della chiavetta di presa (si tira,indietro l’otturatore e si fa scattare 1’ arma, se l’inconveniente si ripete vedere se è rotta la molla della chiavetta). Caricatore deformato nei dentini. (Si cambia caricatore). 4) Mancata estrazione del bossolo. Può dipendere : Dalla rottura dell’ unghia dell’ estrattore. (Si cambia l’estrattore completo). Da tranciamento del fondello del bossolo. (Si toglie il bossolo servendosi del- 1’ estrattore a mano). Tener presente che il tracciamento può dipendere dalla canna troppo calda, in questo caso occorre cambiare la canna. Imperfetta presentazione della cartuccia. Può verificarsi per : Rottura dei dentini del caricatore. (Si cambia il caricatore). Alveolo della cartuccia deformato. (Si cambia il caricatore o si ripara 1’ al- veolo stesso con i congegni appositi). Ritmo troppo celere di sparo. Si nota dall’ eccessivo traballamento delle gambe anteriori. - Si ovvia rego- lando la valvola. - Nel caso che, pur regolando la valvola, non diminuisca la ce- lerità occorre pulire la valvola perchè dipende da deposito delja combustione. Ritmo troppo lento. - Si regola la valvola. - Nel caso l’inconveniente persistesse pur regolando la valvola, pulire il foro di presa dei gas, indi esaminare la valvola di ricupero - l’asta dei gas - lo scorrimento dell’otturatore. Pulizia dell’ arma. - La pulizia dell’ arma deve essere fatta con frequenza anche se 1’ arma funziona. Pulizia ordinaria. - Si esegue ogni qualvolta se ne riconosce la necessità. Si scompone come è stato già detto e si puliscono le parti con uno straccio imbevuto nell’ olio possibilmente puro. Pulizia straordinaria. - Si eseguisce dopo campi - manovre - lunghi periodi di tiro. Deve essere fatta sotto la guida dell’armaiolo per la scomposizione dei pezzi non di competenza del soldato. 20 —
// caricatore e le cartuccie non devono mai essere lubrificate. Munizioni. - La mitragliatrice BREDA impiega le seguenti munizioni. 1) - Cartuccie a pallottola ordinaria del peso di gm. 29,9 ; 2) - » » » tracciante per tiri contraerei ; 3) - » » » d? aggiustamento ; 4) - » » » perforante ; 5) - » » » a salve (Tipo Magistri). E’ di recente adozione : 1) cartuccia a pallottola perforante di min. 8 mod. 39. 2) » » tracciante perforante di min. 8 mod. 39. Con P adozione della cartuccia tracciante perforante è stato risolto il problema del frammischiamento per tiri contraerei della cartuccia ordinaria con la cartuccia tracciante perforante. In un primo tempo tale problema non era completamente risolto in quanto frammischiando le cartuccie si avevano delle inesattezze nel puntamento. Verifica del traballamelo dell’ arma. - La Breda data la sua costruzione ha un traballamento minimo che con arma nuova non è superiore a 300. Qualora detto traballamento con lungo uso dell’arma dovesse superare i 600 occorre agire sulla vite a 6 intagli del chiavistello del bloccaggio dell’ elevazione met- tendo in contrasto con il ritegno della ganascia sinistra un successivo intaglio. Nei caso fossero impiegati tutti i sei intagli e il traballamento fosse supe- riore ai 60(> occorre versare l’arma. Controllo della canna. - La canna ha una vita di 20000 colpi, oltre i quali occorre versarla perchè sarebbe molto diminuito il suo rendimento balistico. Per ve- rificare l’usura della canna si impiega il y;erificatore dei calibri da mm. 8.15. La verifica deve essere fatta dal capo armaiolo. Speciali registri dei colpi spa- rati, in dotazione alle compagnie, i quali devono sempre essere aggiornati, tengono nota del numero dei colpi che ciascuna canna ha sparato. CONGEGNO CONTRAEREO - Il congegno contraereo della Breda comprende : 11 reticolo mirino L’alzo II sostegno a spalla - peso Kg. 0.600. Un affustino - pero Kg. 5,600. Una gamba aggiuntiva - peso Kg. 2.300. — 21
Reticolo mirino è composto da un elisse esterno e da un’elisse interno uniti a mezzo di lamine radiali, uno speciale collare permette di sistemare il reticolo alla canna, avanti al mirino a 39 cm. dall’ alzo. PARTICOLARI DEL RETICOLO MIRINO Diametro massimo dell’elisse esterno cm. 19 Diametro minimo * » » » 18 Diametro massimo tra i due archi di elisse interno cm. 10 CANNA CON RETICOLO MIRINO Distanza dal mirino ordinario cm. 16 Distanza dall1 alzo del congegno contraereo cm. 29 22 —
L’ alzo è formato da un braccio terminante con una tacca di mira. L’ alzo viene fissato nell’ apposito foro nel coperchio del castello. J ALZO DEL CONGEGNO CONTRAEREO L’appoggio a spalla serve a migliorare la stabilità, dell’arma durante il tiro. Ha apposita forma per permettere 1’ appoggio alla spalla anche con forti angoli di sito. Esso è unito all’ arma mediante apposito incastro situato nella parte sinistra del castello. L’ affustino è formato da una piattaforma per collegarla al mozzo della gamba po- si steriore mediante il chiavistello. Comprende un congegno di elevazione e un congegno di direzione mediante i quali lo scostamento angolare può essere limitato ciò che da un notevole van- taggio consentendo di poter sparare coll’arma anche di notte. Il congegno di elevazione è formato da un perno con 4 risalti ognuno dei quali corrisponde ad un angolo minimo di tiro. Quest’ angolo può essere va- riato agendo sulla chiavetta apposita in modo da fate assumere all’ arma quattro graduazioni : 0 - 30 - 45 - 60. Il congegno di direzione è formato da un anello con graduazione millesimale, da un indice di lettura e da due cursori limitatori del settore di falciamento. Gamba aggiuntiva - è fìssa al mozzo della gamba posteriore del treppiede. - 23
AFFUSTINO PER CONGEGNO CONTRAEREO 1 - Attacco alla gamba posteriore del treppiede 2 - Congegno per la direzione 3 - Congegno per l’elevazione. Macchina carica caricatori. - La macchinetta carica caricatori è contenuta insieme ai suoi congegni in una cassetta che è di norma carreggiata o sommeggiata e rimane per l’impiego al posto di Battaglione o di Compagnia (per gli al- pini) in caso di trasporto a braccia è portata da un porta munizioni. - La macchina serve per scaricare i bossoli e caricare le cartuccie. Comprende : La tramoggia di caricamento - il piano di scorrimento del caricatore - i meccanismi. Tramoggia - di alluminio - ha la forma di un tronco di piramide colla base più larga in alto in modo da poter contenere le cartuccie sciolte. La tramoggia termina in basso con un’ apertura di dimensioni tali da permettere la caduta nella camera di presa di una cartuccia per volta. Ha inoltre uno qcuotitoio che facilita la presentazione delle cartuccie nell’ interno della camera di presa. 24 —
Il piano di scorrimento del caricatore serve a contenere il caricatore. Superior- mente ha una leva di ritegno, una leva di arresto del caricatore e una leva di avviso di caricatore pieno. Sul lato esterno ha un dente di comando del- F asta trasportatrice del caricatore. Meccanismi comprendono lo stantuffo - biella con manovella - V asta di alimen- tazione . r asta di espulsione - la leva di ritegno dell' asta di espulsione. Funzionamento. - Si mette il caricatore completo di bossoli nel piano di scorri- mento e le cartuccie nella tramoggia con il proiettile in avanti, indi si agisce sul manubrio della manovella che trasmette il movimento per mezzo della biella allo stantuffo. Quest’ultimo fa muovere Fasta di alimentazione e Fasta di espulsione. Ad ogni giro di manovella si ha F espulsione di un bossolo e F introduzione di una cartuccia nell’ alloggiamento lasciato libero dal bossolo. Quando questa è totalmente penetrata nel caricatore alza col suo fondello la leva di ritegno e di conseguenza F asta di espulsione per mezzo della sua molla a tensione si sposta presentando il bosssolo successivo. Particolarmente il movimento avviene in questo modo : Dopo aver fatto compiere mezzo giro alla manovella il primo bossolo viene espulso e il caricatore si sposta da sinistra versò destra di una distanza di un alveolo trattenuto dalla leva di ritegno e dalla leva di arresto. Tale spostamento avviene perchè Fasta d’ali- mentazione ha fatto alzare il dente della leva di arresto lasciando così libero il caricatore di poter essere spostato dall’ asta di alimentazione. Nel secondo mezzo giro viene introdotta una cartuccia nell’ alveolo lasciato libero dal bossolo. Quando il caricatore è completamente caricato la leva di avviso di caricatore pieno trattiene 1’ asta di espulsione in posizione arretrata in modo che la macchina rimane in condizione di impiegare un nuovo caricatore. La manovella muove sempre in verso orario. Se si vogliono togliere semplicemente i bossoli dal caricatore si deve spingere dal- 1’alto in basso la leva di ritegno dell’asta di espulsione. Per togliere il caricatore dalla macchinetta è necessario spostare indietro F asta di espulsione fino a disimpegnarla dagli alveoli del caricatore indi abbassare il dente della leva di arresto, in questo caso si toglie il caricatore dalla parte destra, se si vuole togliere dalla parte sinistra occorre abbassare la leva di ritegno. Quando la cassetta è chiusa la tramoggia e la manovella sono si- stemate in fondo alla cassetta. Per iniziare il caricamento occorre aprire il coperchio della cassetta, sistemandola a terra mediante il telaio apposito, si investe la tramoggia e la manovella poi si infila il caricatore in modo che la sua cesta anteriore sia con gli alveoli in alto. Peso della casetta completa di macchina caricatori kg. 9.200. — 25
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PARTICOLARI DELLA MACCHINA CARICA CARICATORI 1 - Figura cassetta con dentro la macchina. 2 - Figura particolari della macchina 1 -2-3-Ó-7 - particolari del piano di scorrimento del congegno di espulsione. 4-5- Congegno di alimentazione. 8 - 9 - 10 - 1 1 - Particolari della biella di manovra. 12 - Maniglia per trasporto. 5 - Figura 1 - 2 - Tramoggia. 5 - Manovella, 5 - Leva di ritegno espulsore. 6 - Puntello di arresto dell’ asta di espulsione. 8 - Supporto dell’ asta di espulsione. 9 - Talloni forati per il perno della leva di arresto. 11 - Asta di espulsione. — 27
Materiali delia mitragliatrice per lo spalleggio e someggio Comprendono : La cuffia di tela per la canna di ricambio, peso kg. 1.200. Nel mettere la canna dentro la cuffia bisogna avere F averteli za che la camera gas sia in basso. Armature a spallacci porta arma. Peso kg. 4,500 - Serve per lo spalleggio nell’arma e per il someggio quale carico laterale sinistro. Contiene il castello e la canna separata fra di loro. Il castello è tenuto fermo mediante uno zoccolo sul quale si investe la parte anteriore del castello stesso, e una staffetta di appoggio alla testata, un chiavistello ne assicura la posizione. La canna è tenuta a sito da un pezzo di tubo dentro cui penetra la culatta. Il mirino deve stare dalla parte interna. L’ armatura è provvista di una cuffia di tela. Armatura porta treppiede peso kg. 3.700. - Contiene il treppiede dopo averlo messo in precedenza coi tiranti delle gambe anteriori nella posizione di spalleggio - arco del settore di elevazione abbassato e congegno per piccoli spostamenti completamente avvitato. L’ armatura è impiegata per il someggio quale ca- rico centrale. Armatura laterale tipo universale 37 peso Kg. 5. - Serve per il someggio delle cassette munizioni e accessori. - L’ armatura laterale serve come carico de- stro del mulo. Materiali vari - Comprende: Cassetta a zaino per caricatori ; < Cassetta accessori e parti di ricambio ; Cassetta lubrificanti ; Cassetta con macchina carica caricatori. Cassetta a zaino per caricatori Contiene 15 caricatori con un totale di 300 cartucce - Peso a vuoto Kg. 3.500. Peso piena Kg. 16.100. Cassetta a zaino per accessori e parti di ricambio Contiene in appositi alloggiamenti le parti di ricambio dell* arma. - Le chiavi per la valvola, per la canna, per il parafiamma - oliatore - cacciacoppiglie - pennello - martello - pinza - cacciaviti ------------------ Pesa Kg. 9 piena. 28 —
u ATTREZZI PER LA BREDA 37 1 - 2 - 3 - 4 cacciacoppiglie - 5 estrattore a mano - 6 estrattore per bossoli rotti - 7 chiave per il copri fiamma - 8 chiave della valvola 9 chiave della canna - 10 fresa per la pulizia del foro del manicotto e della canna - 11 fresa per la pulizia della sede e della testa della valvola 12 fresa per la pulizia del cilindro. Cassetta a zaino lubrificanti e attrezzi da armaiolo Contiene gli attrezzi per la pulizia - martello - pinze - pennello - caccia- viti e molle dei vari congegni. --------------------------- Pesa 9 Kg. piena CARICAMENTO DEL MULO — 29
OC o CASSETTE MUNIZIONI ACCESSORI E LUBRIFICANTI
MATERIALE PER IL SOMEGGIO E SPALLEGGIO — 31
SOSTEGNO TERRESTRE CONTRAEREO 32 —